PAOLO
CHEMELLO

MEDICO CHIRURGO SPECIALISTA
IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA

RICOSTRUZIONE LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE

La ricostruzione del legamento crociato anteriore (LCA) è l’intervento che permette la sostituzione del legamento nativo rotto con uno nuovo.
Il legamento crociato anteriore è un cordone fibroso del diametro di 1 cm teso dietro il ginocchio fra la tibia ed il femore che si incrocia con il legamento crociato posteriore. Svolge un ruolo fondamentale sul controllo del movimento di flesso-estensione del ginocchio in quanto previene l’iperestensione del ginocchio ed limita la rotazione interna della tibia.

ROTTURA DI LCA

Il ginocchio è, per sua anatomia e funzione, un’articolazione soggetta a distorsioni e lussazioni. Spesso le lesioni di LCA sono legate a traumi avvenuti durante lo svolgimento di attività sportiva. Ad esempio quando la persona fa un improvviso di cambio di direzione o rallenta bruscamente la corsa compie un movimento di latero-flessione e rotazione esterna che costituisce il tipico meccanismo di rottura di LCA.
Segni tipi ed immediati sono: la percezione di un rumore sordo, il dolore, il gonfiore dell’articolazione, il senso di instabilità. Tali sintomi sono di intensità variabile, in alcuni casi possono essere moderati, in altri richiedere l’immobilizzazione provvisoria ed una terapia medica.
La diagnosi di rottura si effettua con manovre cliniche specifiche durante la visita e si conferma con una risonanza magnetica.
Una lesione totale di LCA non ha possibilità di guarire spontaneamente e, se non operata, causando instabilità articolare, può portare a lesioni degli altri legamenti, a lesioni meniscali o a lesioni cartilaginee.

TRATTAMENTO

Subito dopo il trauma si consiglia di :

  • Tenere l’arto a riposo, possibilmente elevato ed usare le stampelle per non caricare il peso sul ginocchio
  • Applicare del ghiaccio sulla parte
  • Eventualmente usare un tutore in estensione a scopo antalgico
  • Assumere antidolorifici se necessario

Questo permette di ridurre gonfiore e dolore nei primi giorni dopo il trauma.
Le conseguenze di una rottura di LCA non trattata chirurgicamente sono variabili e non prevedibili, generalmente si ha un progressivo aumento dell’instabilità e dei dolori. Il rinforzo muscolare in palestra può aiutare a convivere con la lassità articolare se la persona è poco attiva dal punto di vista fisico o se non pratica attività sportive che più facilmente provocano torsioni: calcio, sci, basket, pallavolo, tennis...
L’intervento è invece consigliato alle persone giovani ed attive con l’obiettivo di recuperare la stabilità del ginocchio e di poter riprendere l’attività sportiva senza problemi.

INTERVENTO DI RICOSTRUZIONE LCA

L’ intervento chirurgico viene svolto generalmente in anestesia spinale.
Si inizia con l’artroscopia, mediante la quale si vedono le strutture interne del ginocchio e si conferma la diagnosi già fatta con visita e RMN, a quel punto vengono rimossi i residui del legamento lesionato.
Per l’intervento di ricostruzione si possono usare:

  • Tendini autologhi (del paziente):
    Gracile o semitendinoso, vengono prelevati tramite una piccola incisione poco sotto al ginocchio, la loro rimozione non comporta il rischio di future alterazioni funzionali. In persone di grossa taglia però possono essere di diametro troppo piccolo.
    Rotuleo, ha il vantaggio di avere un ottima resistenza alle sollecitazioni. Il suo utilizzo però comporta un aumento del rischio di frattura della rotula e pertanto è sconsigliato ai giocatori di basket o di rugby.
  • Tendini sintetici:
    il loro utilizzo permette di velocizzare i tempi dell’intervento e di usare un tendine identico a quello lesionato per lunghezza e caratteristiche meccaniche. Ottimale per persone che vogliono un recupero funzionale molto rapido e che non svolgono attività soportive. Come controindicazioni si segnala la possibilità, rara, di rigetto, una tendenza alla rottura dopo 10-12 anni, ed il costo del tendine stesso.
  • Tendini da cadavere

L’intervento può durare dai 30 ai 90 minuti e la persona esce dalla sala con un tubicino di drenaggio.

DECORSO POST OPERATORIO

Già dalle prime ore dopo l’intervento è importante che ci sia un controllo del dolore post-operatorio per iniziare subito gli esercizi di mobilizzazione del ginocchio operato. Già dalle prime ore è importante che il ginocchio si estenda completamente e si fletta a 90 gradi per evitare la rigidità articolare. Importante è anche evitare movimenti troppo bruschi, fare della crioterapia (applicazioni di ghiaccio) e tenere l’arto sollevato.
Un esercizio molto utile è quello di eseguire le flesso-estensioni del ginocchio verso l’alto.
Di solito, dopo la prima settimana, la gamba comincia a sgonfiarsi. A quel punto è importante camminare con il passo più naturale possibile ovvero: atterraggio del piede a terra con il ginocchio esteso toccando con il tallone, rotazione del piede che si stacca da terra alla fine del passo spingendo sulla punta. Evitare di camminare con il ginocchio flesso. Per i primi tempi, ovvero per le prime due settimane circa, si deve camminare senza caricare il peso sul ginocchio usando le stampelle.
Si può guidare l’auto, nuotare (non a rana), andare in bicicletta dopo circa un mese.
Se si segue un corretto percorso di fisioterapia attività come gli allenamenti individuali di Basket (senza contatto) si possono iniziare intorno al 4 mese dopo l’intervento. Dopo circa 9 mesi si può riprendere l’attività sportiva agonistica.